Si partirà da due link che portano alla lettura di due scritti del Professor Martino e si andrà avanti con qualche commento.
Il primo http://antoniomartino.org/risposta-a-quagliariello/
porta ad un articolo del Professore Antonio Martino apparso mesi fa sul quotidiano Il Tempo e sottolinea l’errore di tutti coloro che si professano liberali, ma anche… qualcos’altro e che cercano una sintesi tra il loro essere liberali ed essere… qualcos’altro.
Il secondo http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?ID=4443&level1=2166&codice=1807 porta ad un pdf “OP 5. RONALD REAGAN, l’ingenuo cowboy che salvò l’America”, sempre del Professore Antonio Martino.
P.S.: Vi consiglierei anche il libro “Semplicemente liberale”, sempre del Professore Antonio Martino, che la nota dell’editore definisce “un liberale che non ha bisogno di un mordente per rafforzarsi, né di un solvente per diluirsi.”
Se avete letto i due scritti appena segnalati possiamo iniziare.
Utilizzo subito il secondo articolo. Estrapoliamo dallo scritto in pdf due parole, ingenuo e semplicismo: nel titolo Ronald Reagan è chiamato ingenuo cowboy, nella seconda colonna della seconda pagina il Professore Antonio Martino scrive che gli avversari accusavano Ronald Reagan di semplicismo.
La traduzione latina di “uomo libero” è ingenuus e purtroppo il significato italiano “innocente, candido, privo di malizia…” dell’aggettivo “ingenuo” diventa con sfumatura negativa “sempliciotto, disposto a farsi ingannare, credulone, sciocco, privo di furbizia, privo di accortezza nel parlare e nell’agire…”. Sembra quindi essere il Fato, il Destino a volere individuare nel Vero Liberale non dico un novello Don Chisciotte, ma un “uomo libero” (un ingenuus) pronto a lottare contro la società odierna in cui lo statalismo è sempre più imperante. I nemici utilizzeranno le sfumature negative dell’aggettivo ingenuo, ma il Vero Liberale, l’uomo libero, l’ingenuus, saprà in modo semplice e chiaro, candidamente trasmettere i suoi, i nostri Valori in modo esemplare… semplicemente perché sono in lui. La gente che la pensa come lui si identificherà in lui proprio perché la pensa come lui, e la gente che si professa liberale, ma anche… qualcos’altro alla fine comprenderà i veri valori liberali (ricordare il primo articolo inizialmente segnalato, apparso mesi fa su Il Tempo) e diventerà un liberale “senza aggettivi”. E la gente che crede in tutt’altro, se alla fine si convincerà, sarà per la forza delle sue, nostre idee, perché… come fai a convincere qualcuno della veridicità delle tue idee se mentre le spieghi hai bisogno di un mordente per rafforzarle o di un solvente per diluirle?
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Credo di essere un liberale perchè credo nel rispetto dell’ altrui libertà. La libertà deve essere fatta di regole ma non di lacci e lacciuoli. Credo che questo paese abbia bisogno di libertà. Se poi consideriamo il presidente Reagan un sempliciotto vorrei dire a chi lo classifica così che in Italia ci dovrebbero essere sempliciotti ed ingenuotti come lui. Staremmo sicuramente meglio. W la libertà. W l’ Italia.
Lucio continua così. E grazie.