Destra-Sinistra, dicotomia da ammodernare… ritornando al passato… per proiettarsi nel futuro (1/2)

La Politica non riesce ad adeguarsi alla Società Odierna… dicono i più… e sempre di più…
“Non esiste più la Destra e la Sinistra”, si sente dire.
“Sono morte le ideologie” dicono tutti.

In “Tra destra e sinistra Evoluzione e validità di una dicotomia politica” di Benedetta Rinaldi, raggiungibile dal link
http://www.instoria.it/home/dicotomia_politica_destra_sinistra.htm
si scrive delle proposte di basare la sfida politica su “una nuova coppia di termini che suggeriscano in maniera più attuale e immediata i concetti a cui si riferiscono“. Si parla di categorie che “hanno la capacità di attraversare trasversalmente le tradizionali famiglie politiche“. Si accenna poi ai tanti partiti, ai tanti movimenti “non più riconducibili al consueto schema della politica parlamentare“.
Riporto alcune frasi interessanti del terzultimo periodo per poi commentarle
Ma forse ciò che davvero manca alla politica attuale non è un valido nome per la dicotomia all’interno della quale si sviluppa il confronto democratico. Quello che spaventa e crea una sempre più grave disaffezione e distanza dei cittadini dalla politica è probabilmente il fatto che, indipendentemente da come si vogliano chiamare le categorie politiche, queste restano sempre e solo dei contenitori. E che i contenuti sembrano tuttora mancare.
…le idee sembrano le vere grandi assenti sul panorama politico
la politica non sembra in grado di raccogliere e fare proprie le innumerevoli correnti ideologiche che attraversano la società, restando ancorata a retoriche antiquate e sempre più lontane dalla società reale e dalle sue esigenze

Certo che alle persone d’oggi devono essere dati dei contenuti… delle idee. Ed è ovvio che non dobbiamo restare ancorati a retoriche antiquate… che dobbiamo pensare alle esigenze della gente…

Però, giusto per non dover più scrivere di destra e di sinistra… e per neppure voler parlare delle due scuole di cui si può leggere nell’interessante discorso di Cavour del 15 Aprile 1851, di quella liberale e di quella statalista (se volete, potete leggere l’inizio del post “Cavour economista liberale” del Professor Antonio Martino raggiungibile dal link http://antoniomartino.org/cavour-economista-liberale/)… andiamo indietro di qualche secolo.
Il passo indietro consiste nel riappropriarsi di due semplici strumenti di immediata chiarezza per tutti che potranno proiettarci in avanti, saltando gli ostacoli del presente e giungendo nel futuro in cui viviamo sempre maggiormente.
Ho in mente due parole che sicuramente non sono retoriche, anche se hanno secoli alle loro spalle. I Borghi e Sparta. Queste due parole richiamano momenti storici antichi, tempi in cui appunto non esistevano la destra e la sinistra e non si parlava di statalismo, socialismo, capitalismo…
Si scrive spesso delle polis. Io invece ho nominato i borghi perché da borgo nasce il nome borghese. Era una classe sociale aperta o meglio è “la” classe sociale aperta per eccellenza che ora langue in modo indecente… molti dicono non esista più… però…
Ho altresì ricordato Sparta… non ho bisogno di spiegare il perché.

Termino qui il post. Quel “però” verrà ripreso al più presto in un prossimo post.
Intanto resto in attesa di un Vostro commento o pensiero.

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