Padre americano anni ’40 con figlie educate in costosa scuola con insegnante progressista

Dialogo proveniente dal deliziosamente divertente film “La Casa dei Nostri Sogni” del 1948 con Cary Grant e Myrna Loy (per la trama del film vedere http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=4631
o
http://it.wikipedia.org/wiki/La_casa_dei_nostri_sogni)

Alle battute del dialogo premetto che il film fu distribuito negli Stati Uniti il 25 marzo 1948, vent’anni prima del ’68, a pochi anni dal termine della Seconda Guerra Mondiale e nello stesso anno dell’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana. Non era stata ancora coniato il termine radical chic (bisognerà aspettare il 1970, http://it.wikipedia.org/wiki/Radical_chic), ma l’insegnante di cui sentirete parlare nel dialogo ne sta forgiando due giovanissime rappresentanti. E la mamma non sembra dispiacersene…
La famiglia protagonista è del ceto medio. Il padre lavora nella pubblicità e manda le figlie in una scuola costosa in cui lavora un’insegnante progressista. A tavola, mentre fa colazione con le due figlie e la moglie Muriel (Myrna Loy), Jim Blanding (Cary Grant) legge il giornale e trova su di esso un buco.

(Per meglio comprendere il dialogo: C.G. = Cary Grant, M.L. = Myrna Loy, F.Ma. = Figlia maggiore e F.Mi. = Figlia minore)

C.G. – Chi è stato? Eh?
F.Ma. – Io
C.G. – Quante volte devo ripetervi che non dovete tagliuzzare il giornale finché non l’ho letto?
F.Ma. – Scusami papà, ma mi serviva per un tema.
C.G. – Un altro dei cosiddetti temi progressisti della Signorina Stellwagon?

M.L. – Caro, non trovi che è assurdo mandare le bambine ad una scuola costosa se poi devi minare l’autorità dell’insegnante con i tuoi sarcasmi?
C.G. – Io non sto minando proprio niente, io mi occupo di pubblicità ed essere al corrente delle inserzioni è più che importante per me

M.L. – …Di che si tratta, un esercizio di composizione?
F.Ma. – Miss Stellwagon ha detto a ciascuna di noi di scegliere un annunzio economico e di farne il soggetto di un tema. Io ne ho trovato uno tipico della disintegrazione della società contemporanea
C.G. – Non mi ero accorto che la nostra società si stesse disintegrando
F.Ma. – Non mi meraviglia affatto papà, Miss Stellwagon dice che le persone del ceto medio come noi sono troppo portate a cullarsi nel…
C.G. – Muriel so che domando un po’ troppo, ma almeno una mattina vorrei poter fare colazione senza discutere problemi sociali
M.L. – Jim dovresti portare maggior interesse all’educazione delle bambine.
F.Mi. – Non si cava sangue da una pietra
C.G. – E va bene, starò a sentire. Avanti
F.Ma. – Sono solo sedici parole, la intitolerò “Una piccola tragedia dei nostri tempi”
C.G. – Allora…
F.Ma – Magnifica occasione. Costretto vendere casa di campagna, orto, grande frutteto, acqua corrente, vista panoramica, prezzo di… di fallimento
C.G. – Continua!
F.Ma – È finito
C.G. – Finito?
F.Ma. – Tu non ci trovi nulla, vero?
C.G. – Nooo, un tizio vuole vendere una casa e mette un avviso sul giornale. Che cosa vuoi che faccia… che si rivolga alle Nazioni Unite?
M.L. – Non può voler dire soltanto questo, vero?
F.Ma. – Infatti mamma, quel che sfugge a molta gente è lo squallido quadro che ci viene offerto. Un povero, ma onesto agricoltore viene perseguitato dal destino finché in preda alla disperazione è costretto a vendere e si arrende al crasso commercialismo della pubblicità giornalistica
C.G. – Già, certo. Pubblicità giornalistica, crasso commercialismo
F.Mi – Miss Stellwagon dice che la pubblicità è essenzialmente una professione da sanguisughe
C.G. – Dice così eh…
F.Mi – Dice anche che la pubblicità induce la gente meno abbiente a comperare cose che non vuole, con denaro che non possiede
C.G. – Ah… dice così eh… eh forse la tua Miss Stellwagon ha ragione, forse dovrei abbandonare questa professione essenzialmente vampiresca che in questo momento mi permette di pagarle la tua favolosa retta e… le lezioni di francese e… il tuo campeggio estivo ai monti, per non parlare del filo di platino… per raddrizzarti i denti
M.L. – Jim, vorrei che tu non parlassi di denaro davanti alle bambine
C.G. – Perché no? Ne spendono anche loro, no?

M.L. – Ragazze, prendete le vostre cose ed andate, farete tardi a scuola
F.Mi – Ciao papa’
C.G. – I miei ossequi a Miss Stellwagon

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