Sensazioni che tutti provano, ovunque
I nomi degli esploratori possono essere pronunciati da noi terrestri, ma risulta impossibile scriverli. O meglio, non ha senso. Ecco perché i nomi verranno sostituiti da lettere sia in questo che nei prossimi stralci di dialoghi tra esploratori.
A è il capo ingegnere dell’astronave.
B è un giovane al suo primo incarico su un’astronave interstellare.
Nella mensa A si avvicina a B e dice:
A – Il prossimo pianeta sarà per te il primo che visiterai. Vero?
B – Si vede?
A – Per il primo incontro diretto tutti si sentono così.
B – Così come?
A – Sembra che non ci dormi più!
B – In effetti. Ma si vede così tanto?
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Simulare una finzione
Questo stralcio di dialogo, diversamente dagli altri, non è tra due esploratori, ma tra un esploratore ed uno di quei visitatori che giunsero sulla Terra di cui si scrisse all’inizio, nel post-paragrafo “Libertà Assoluta 0.0”.
I nomi verranno nuovamente sostituiti da lettere, anche se per quelli dei visitatori non esistono problemi insormontabili né di scrittura, né di pronuncia.
C è il visitatore scelto per salire sull’astronave
D è il capitano dell’astronave
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D – Questa è una sala per simulare una finzione.
C – Simulare una… in che senso?
D – Ogni qualvolta serve creare una finta realtà per una qualsiasi finalità.
C – Qualsiasi… un esempio?
D – Molteplici esempi: simulare eventi realmente accaduti, storici; simulare esperimenti… Ma non solo. Un gruppo di amici può creare una storia finta, non reale, con comparse simulate in un mondo simulato.
C – Il motivo?
D – In quest’ultimo caso le persone lo fanno per passare il tempo insieme, fuori dai loro compiti, per conoscersi meglio ed alcune volte per creare uno spirito di gruppo. In un ambiente come il nostro, viviamo in un’astronave, ognuno ha un suo compito specifico. In questo modo fraternizziamo.
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